martedì 17 novembre 2009

L'assenza dell'assenzio

L'assenza dell'assenzio
è l'arrivo del silenzio.
Ma quando le parole
si uccidono da sole

L'assenza dell'assenzio
permette al pregiudizio
di perdere ad un tempo
il pelo, il lupo e il vizio.

L'assenza dell'assenzio
è quando la poesia,
sfrattata dal buon senso,
poi deve andare via.

L'assenza dell'assenzio
dà crisi d'astinenza,
la vita non ha senso
perciò puoi farne senza.

L'assenza dell'assenzio
e i giochi sono fatti.
Mi manchi, io ti penso,
mia trippa per i gatti.

L'assenza dell'assenzio
è quando il topo balla
e brinda e sgagna i resti
di bruco e di farfalla.

L'assenza dell'assenzio
fa macabra la danza,
t'illumini d'immenso,
ma buia è la tua stanza.

L'assenza dell'assenzio
è in fondo il funerale
perciò che nel frattempo
diagnostica il tuo male.

L'assenza dell'assenzio,
non bastano i cazzotti
per rompere l'assedio
dei tuoi bicchieri rotti.

L'assenza dell'assenzio,
serrande sui bistrot,
e cerchi un grimaldello
per rompere i non so.

L'assenza dell'assenzio
è l'arrivo del silenzio.

Andrea G. Pinketts

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