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giovedì 1 marzo 2012

Io sto con Pasolini

“Quando ieri a Valle Giulia avete fatto a botte
  coi poliziotti,
  io simpatizzavo coi poliziotti!
  Perché i poliziotti sono figli di poveri.
  Vengono da periferie, contadine o urbane che siano.
  (…)
  Hanno vent’anni, la vostra età, cari e care.
  Siamo ovviamente d’accordo contro l’istituzione della polizia.
  Ma prendetevela contro la Magistratura, e vedrete!
  I ragazzi poliziotti
  che voi per sacro teppismo (di eletta tradizione
  risorgimentale)
  di figli di papà, avete bastonato,
  appartengono all’altra classe sociale.
  A Valle Giulia, ieri, si è cosi avuto un frammento
  di lotta di classe: e voi, amici (benché dalla parte
  della ragione) eravate i ricchi, mentre i poliziotti (che erano dalla parte
  del torto) erano i poveri. (…)”

 Pier Paolo Pasolini






martedì 1 febbraio 2011

Cazzo, il pazzo!

"I pazzi osano dove gli angeli temono d'andare".

Alexander Pope

martedì 10 agosto 2010

Auguri Capitano!

"O capitano! Mio capitano!"

Walt Withman



martedì 18 maggio 2010

Sereno-variabile

"Passata è la tempesta:
odo augelli far festa, e la gallina,
tornata in su la via,
che ripete il suo verso. Ecco il sereno
rompe là da ponente, alla montagna;
sgombrasi la campagna,
e chiaro nella valle il fiume appare."

Giacomo Leopardi

mercoledì 24 febbraio 2010

Come finirà?

"Dicono alcuni che finirà nel fuoco
il mondo, altri nel ghiaccio.
Del desiderio ho gustato quel poco
che mi fa scegliere il fuoco.
Ma se dovesse due volte finire, so pure che cos'è odiare,
e per la distruzione posso dire
che anche il ghiaccio è terribile
e può bastare."

Robert Lee Frost

mercoledì 3 febbraio 2010

Infinito

"E il naufragar m'è dolce in questo mare"

Giacomo Leopardi

martedì 19 gennaio 2010

Mattino

"M'illumino d'immenso"

Giuseppe Ungaretti

giovedì 3 dicembre 2009

Oceano

"Se io fossi piccolo
come il grande oceano,
camminerei sulla punta dei piedi delle onde
nell'alta marea,
sino a sfiorar la luna
dove trovare un'amata
uguale a me,
angusto sarebbe il cielo
per potermi contenere"

Vladimir Vladimirovič Majakovskij


martedì 17 novembre 2009

L'assenza dell'assenzio

L'assenza dell'assenzio
è l'arrivo del silenzio.
Ma quando le parole
si uccidono da sole

L'assenza dell'assenzio
permette al pregiudizio
di perdere ad un tempo
il pelo, il lupo e il vizio.

L'assenza dell'assenzio
è quando la poesia,
sfrattata dal buon senso,
poi deve andare via.

L'assenza dell'assenzio
dà crisi d'astinenza,
la vita non ha senso
perciò puoi farne senza.

L'assenza dell'assenzio
e i giochi sono fatti.
Mi manchi, io ti penso,
mia trippa per i gatti.

L'assenza dell'assenzio
è quando il topo balla
e brinda e sgagna i resti
di bruco e di farfalla.

L'assenza dell'assenzio
fa macabra la danza,
t'illumini d'immenso,
ma buia è la tua stanza.

L'assenza dell'assenzio
è in fondo il funerale
perciò che nel frattempo
diagnostica il tuo male.

L'assenza dell'assenzio,
non bastano i cazzotti
per rompere l'assedio
dei tuoi bicchieri rotti.

L'assenza dell'assenzio,
serrande sui bistrot,
e cerchi un grimaldello
per rompere i non so.

L'assenza dell'assenzio
è l'arrivo del silenzio.

Andrea G. Pinketts